Messerschmitt Me 163 Komet | |
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Descrizione | |
Tipo | Caccia intercettore |
Equipaggio | 1 |
Progettista | Alexander Lippisch |
Costruttore | ![]() |
Data primo volo | 1º settembre 1941 (Me 163 A V4) |
Data entrata in servizio | 1944 |
Data ritiro dal servizio | 1945 |
Utilizzatore principale | ![]() |
Sviluppato dal | DFS 194 |
Dimensioni e pesi | |
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Lunghezza | 7,00 m |
Apertura alare | 9,80 m |
Altezza | 3,10 m |
Superficie alare | 20,40 m² |
Peso a vuoto | 2200 kg |
Peso max al decollo | 5 300 kg |
Propulsione | |
Motore | un razzo Walter HWK 109-509C-1 |
Spinta | 19,6 kN (2 000 kg) |
Prestazioni | |
Velocità max | 855 km/h (in quota) |
Velocità di crociera | 800 km/h |
Tangenza | 16 000 m |
Armamento | |
Cannoni | 2 MK 108 calibro 30 mm con nastri da 60 colpi ciascuno[1] |
Note | Dati riferiti alla versione Me 163 C-1a |
I dati sono estratti da Уголок неба[2] | |
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Il Messerschmitt Me 163 Komet era un caccia intercettore con motore a razzo prodotto dall'azienda tedesca Messerschmitt AG negli anni quaranta, l'unico operativo ad adottare questa soluzione propulsiva durante la seconda guerra mondiale. Ottenne prestazioni impareggiabili per l'epoca (il pilota collaudatore Rudy Opitz, nel 1944 raggiunse i 1123 km/h)[3]. Costruito in circa 300 esemplari, riuscì a distruggere una decina di aerei alleati.[3]
Il Komet era una semialavolante[4] con un motore a razzo a propellente liquido che usava due componenti estremamente volatili, il T-Stoff (perossido di idrogeno ad alta concentrazione) ed il C-Stoff (metanolo ed idrazina), molto pericolosi da maneggiare e suscettibili di esplodere al primo incidente, trattandosi di propellenti ipergolici, magari per un atterraggio un po' brusco. Oltretutto il motore poteva generare fiammate se la potenza veniva variata. Il T-Stoff era talmente corrosivo che, in caso di schianto dell'aereo, poteva letteralmente dissolvere il corpo del pilota[3]. I Me 163 provocarono la morte di 16 piloti complessivamente.[4]