Minamoto no Tametomo

Minamoto no Tametomo disegnato da Utagawa Kuniyoshi.

Minamoto no Tametomo[1] (源 為朝?), noto anche con lo pseudonimo di Chinzei Hachirō Tametomo (鎮西 八郎 為朝?; 113923 aprile 1170), è stato un samurai del tardo periodo Heian che combatté nella ribellione di Hōgen del 1156. Era figlio di Minamoto no Tameyoshi e fratello di Yukiie e Yoshitomo.

Tametomo è noto nelle cronache epiche come un potente arciere e si dice che una volta abbia affondato un'intera nave dei Taira con una sola freccia perforandone la chiglia sotto la linea di galleggiamento. In molte leggende si aggiunge anche che il suo braccio sinistro fosse circa 10 cm più lungo di quello destro, permettendogli una trazione più lunga della freccia e colpi più potenti.[2] Combatté per difendere Shirakawa-den, a fianco di suo padre, contro le forze di Taira no Kiyomori e Minamoto no Yoshitomo, suo fratello. Il palazzo fu dato alle fiamme,[3] e Tametomo fu costretto a fuggire.

Minamoto no Tametomo che scaccia i demoni, in una stampa del 1890 di Yoshitoshi.

Dopo la ribellione di Hōgen, i Taira tagliarono i tendini del braccio sinistro di Tametomo, limitando l'uso del suo arco, e fu poi esiliato nell'isola di Ōshima nelle Isole Izu. Tametomo alla fine si uccise squarciandosi l'addome, ovvero commettendo seppuku. È alquanto probabile che egli sia il primo guerriero a commettere seppuku nelle cronache.[2]

  1. ^ Per i biografati giapponesi nati prima del periodo Meiji si usano le convenzioni classiche dell'onomastica giapponese, secondo cui il cognome precede il nome. "Minamoto no" è il cognome.
  2. ^ a b Stephen Turnbull, The Samurai, A Military History, MacMillan Publishing Co., Inc., 1977, pp. 35, 37, ISBN 0026205408.
  3. ^ Stephen Turnbull, The Samurai Sourcebook, Cassell & Co., 1998, p. 199, ISBN 1854095234.

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