Mitsumi Shimizu | |
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Nascita | Prefettura di Nagano, 16 marzo 1888 |
Morte | 5 maggio 1971 |
Cause della morte | Naturali |
Dati militari | |
Paese servito | Impero giapponese |
Forza armata | Marina imperiale giapponese |
Arma | Marina militare |
Specialità | Guerra silurante |
Anni di servizio | 1908 - 1944 |
Grado | Viceammiraglio |
Ferite | Leggere, nel febbraio 1942 |
Guerre | Seconda guerra sino-giapponese Seconda guerra mondiale |
Battaglie | Attacco di Pearl Harbor |
Comandante di | Incrociatore leggero Tama Nave da battaglia Ise 7ª e 6ª Divisione incrociatori Flotta d'addestramento 3ª Flotta cinese 6ª Flotta 1ª Flotta |
Studi militari | Accademia navale (Etajima) Collegio navale (Tokyo) |
Fonti citate nel corpo del testo | |
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Mitsumi Shimizu (清水 光美?, Shimizu Mitsumi; Nagano, 16 marzo 1888 – 5 maggio 1971) è stato un ammiraglio giapponese, attivo durante la seconda guerra mondiale.
Entrato nel novembre 1908 nella Marina imperiale giapponese, si specializzò in guerra silurante e tra 1913 e 1920, in due tempi, attese ai corsi del Collegio navale e vi si diplomò, ottenendo il grado di capitano di corvetta. Professionale e intelligente, nel corso degli anni venti servì più in compiti amministrativi e burocratici che non in mare; lavorò anche nello stato maggiore della Flotta combinata e nel Distretto navale di Sasebo. Tra 1929 e 1930 effettuò un viaggio in Europa e Stati Uniti, divenendo nel frattempo capitano di vascello; dopo una mansione presso il Ministero della marina, divenne nel maggio 1931 comandante dell'incrociatore leggero Tama e nell'aprile 1934 della nave da battaglia Ise. La seconda metà degli anni trenta lo vide per la gran parte alla testa dell'Ufficio personale come contrammiraglio, mentre alla fine del decennio comandò due divisioni di incrociatori pesanti. Alla fine del 1939 divenne viceammiraglio e nel giugno successivo comandante della Flotta d'addestramento; poi, dopo alcuni mesi di servizio nelle acque cinesi, fu messo a capo della 6ª Flotta nel luglio 1941 e, di conseguenza, fu coinvolto nell'attacco di Pearl Harbor: nonostante le sue ottime qualità, egli non era pratico di guerra sottomarina e seguì alla lettera la dottrina operativa giapponese dell'epoca. I suoi battelli raccolsero successi assai modesti e l'impiego di sommergibili tascabili fu fallimentare. Dal marzo al luglio 1942 rimase in disparte, quindi divenne comandante della 1ª Flotta che, tuttavia, non fu mai gettata in battaglia. Nel febbraio 1944 fu posto a riposo e non ebbe più parte nel conflitto. Si spense in età avanzata nel maggio 1971.