Il modellismo ferroviario o ferromodellismo (in tempi recenti è più frequentemente usato il termine fermodellismo, introdotto nel 1951 e reso popolare da Italo Briano[1][2][3][4]) è quella branca del modellismo che si occupa della costruzione di riproduzioni in scala ridotta di ferrovie, di rotabili e di tutto ciò che ha attinenza diretta o indiretta con essi.
^"Si è creata, attorno a questi multiformi aspetti, una vera e propria terminologia. Feramatore: è l'amatore in genere di cose ferroviarie, anche senza specifiche attività. Quando tale amore assume forme o manifestazioni inconsuete si ha il ferrovipatico. Fermodellista: è il feramatore che si occupa di ferrovie in miniatura. Esistono puri collezionisti di modelli, spesso a scopo speculativo. Un vero fermodellista non può essere al tempo stesso che un feramatore, mentre un feramatore può non essere un fermodellista." Italo Briano, Storia delle ferrovie in Italia, Milano, Cavallotti, 1977, vol. I. Le vicende, p. 276.
^In memoria di Italo Briano, in I treni oggi, 7 (1986), n. 57, p. 34.
^La pubblicità apparsa sulle riviste italiane non specializzate sembra documentare che, nel linguaggio comune, il termine "fermodellismo" abbia soppiantato il precedente "ferromodellismo" tra il 1958 e il 1959. Cf [1]