Il modio è un tipo di copricapo, o corona, a forma di cilindro con un'estremità piana, che si riscontra nell'arte egizia e in quella del mondo greco-romano.
Il nome è stato coniato dagli studiosi moderni per via della somiglianza con l'omonimo contenitore usato in antichità come unità di misura delle granaglie.[1]
Il modio è indossato da alcune divinità, tra cui Mut[2], divinità eleusine e i loro equivalenti romani, Artemide efesina e alcune altre sue forme[3], Ecate e Serapide[4]. Quando indossato da alcune divinità, esso è una rappresentazione della fertilità.[5]
Un alto modio, variamente ornato con simboli, motivi vegetali e ureo, fa parte del complesso copricapo con cui venivano ritratte le regine egizie[6]. Esso era anche il copricapo distintivo dei sacerdoti di Palmira.[7]
^Judith Lynn Sebesta and Larissa Bonfante, The World of Roman Costume (University of Wisconsin Press, 2001), p. 245; Irene Bald Romano, Classical Sculpture: Catalogue of the Cypriot, Greek, And Roman Stone Sculpture in the University Of Pennsylvania Museum of Archaeology and Anthropology (University of Pennsylvania Museum of Archaeology, 2006), p. 294.
^Betsy M. Bryan, "A Newly Discovered Statue of a Queen from the Reign of Amenhotep III," in Servant of Mut: Studies in Honor of Richard A. Fazzini (Brill, 2007), p. 32.
^Joseph Eddy Fontenrose, Didyma: Apollo's Oracle, Cult, and Companions pp. 131–132.
^Brunilde Sismondo Ridgway, Hellenistic Sculpture: The Styles of ca. 331–200 B.C. (University of Wisconsin Press, 2001), p. 95.
^Bryan, "A Newly Discovered Statue of a Queen," p 36ff.; Paul Edmund Stanwick, Portraits of the Ptolemies: Greek Kings As Egyptian Pharaohs (University of Texas Press, 2002), p. 35 et passim.
^Romano, Classical Sculpture, p. 294; Lucinda Dirven, The Palmyrenes of Dura-Europos: A Study of Religious Interaction in Roman Syria (Brill, 1999),
pp. 246–247 .