Moti indiani del 1857 parte del processo di indipendenza dell'India | |||
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Data | 10 maggio 1857–8 luglio 1858 | ||
Luogo | India | ||
Esito | Vittoria britannica Ribellione soffocata Government of India Act 1858 | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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I moti indiani del 1857 (in urdu جنگ آزادی ہند 1857?, Jang azādī Hind 1857, ossia "Guerra di liberazione dell'India, 1857") furono una serie di azioni di ribellione armata sfociata in una grande rivolta generalizzata contro il Company Raj, l'oppressivo potere coloniale esercitato dalla Compagnia britannica delle Indie Orientali sul subcontinente indiano.
La ribellione si sviluppò fra i primi del 1857 e la metà del 1858. La rivolta è nota prevalentemente nelle fonti britanniche e occidentali come rivolta dei Sepoy, rivolta indiana del 1857, Great Indian Mutiny o Indian Mutiny ("ammutinamento indiano"), mentre nelle fonti indiane (in Lingua hindi e Lingua urdu) viene definita Prima guerra d'indipendenza indiana o Prima guerra di liberazione indiana.
La ribellione ebbe inizio con l'ammutinamento di gran parte delle truppe sepoy dell'esercito anglo-indiano del Bengala e si estese maggiormente nell'area centro-settentrionale dell'India, con propaggini nel meridione. Dopo i primi segni di un crescente malcontento nel gennaio 1857, una rivolta su scala più ampia esplose nel maggio 1857 e si trasformò in quella che può essere definita una guerra aperta nelle regioni indiane coinvolte.
Questo conflitto si manifestò verso la fine del dominio diretto della Compagnia britannica delle Indie Orientali, e che portò al governo diretto delle autorità britanniche (Raj britannico) sulla maggior parte del subcontinente indiano nei successivi 90 anni, malgrado alcuni Stati conservassero un'indipendenza nominale sotto i rispettivi Raja, ossia re.