Ismāʿīl ibn ʿAlī al-Sharīf | |
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Sultano del Marocco | |
In carica | 1672 – 1727 |
Predecessore | Mulay al-Rashīd |
Successore | Mulay Aḥmad |
Nascita | Sigilmassa, 1645 |
Morte | Meknès, 22 marzo 1727 |
Sepoltura | Meknès |
Luogo di sepoltura | Mausoleo di Mulay Ismāʿīl |
Dinastia | alawide |
Padre | Sharīf ibn ʿAlī |
Coniugi | Lalla Khanāta bint Bakkār Lalla ʿĀʾisha Mubarka Lalla Umm al-ʿIzz al-Tabāʿ Lalla Ḥalīma al-Sufyāniyya Lalla 'Alwa |
Religione | Islam |
Mulay Ismāʿīl ibn ʿAlī al-Sharīf (in arabo مولاي إسماعيل بن علي الشريف?; Sigilmassa, 1645 – Meknès, 22 marzo 1727) è stato un sultano marocchino della dinastia alawide che regnò dal 1672 al 1727.
Era il settimo figlio del fondatore della dinastia alawide Sharīf ibn ʿAlī. Servì come governatore di Meknès dal 1667 fino alla morte del suo fratellastro, il sultano Mulay al-Rashid, avvenuta nel 1672. Dopo la morte del fratello, Mulay Ismāʿīl venne proclamato sultano del Marocco a Fès, ma si dovette confrontare con vari pretendenti al trono, quali il nipote Ahmad ibn Mehrez (con cui rimarrà in guerra per quindici anni, fino alla morte di quest'ultimo, avvenuta nel 1687) e i fratelli Mulay Harran, Mulay Aḥmad e Mulay Hāshim.
Sotto il regno di Ismāʿīl la dinastia alawide raggiunse il massimo della sua potenza. Formò un potente esercito, composto in gran parte di schiavi neri, molto fedeli al sultano, permettendo al governo centrale di essere meno dipendente dalle tribù, spesso in stato di ribellione. Mulay Ismāʿīl combatté varie guerre contro il deylicato ottomano della Reggenza di Algeri e cacciò gli europei dai porti che occupavano, vale a dire da Larache, Assilah, al-Maʿmūra e Tangeri. Fece migliaia di prigionieri europei e per poco non riuscì a conquistare Ceuta.
Mantenne il controllo su una flotta di corsari con sede a Salé, che lo rifornì di schiavi cristiani e armi grazie alle sue scorrerie nel Mar Mediterraneo e nel Mare del Nord. Ciò non gli impedì di stabilire importanti relazioni diplomatiche con le potenze straniere, in particolar modo con la Francia e la Gran Bretagna.
Mulay Ismāʿīl venne soprannominato il "re sanguinario" dagli europei a causa della sua spietatezza.
Monarca costruttore, fece costruire il grande palazzo di Meknès, vari giardini, porte monumentali, più di quaranta chilometri di mura e molte moschee. Morì il 22 marzo 1727 a Meknès a causa di una malattia. Dopo la sua morte il suo esercito di schiavi neri (ʿAbīd al-Bukhārī) fece piombare il paese nell'anarchia e nella guerra civile, deponendo e nominando sultani a proprio piacimento, fino all'avvento di Muḥammad III, nipote di Ismāʿīl, che riuscì a riportare l'ordine.
Ismāʿīl è anche ricordato per detenere il primato di longevità come monarca assoluto del Marocco: il suo regno durò infatti 55 anni.