Mummia Juanita

La Mummia Juanita (spagnolo: Momia Juanita), è il corpo congelato di una ragazza inca. Visse per circa 12-14 anni e morì tra il 1440 e il 1450. Fu uccisa con un colpo da arma contundente al cranio.

Fu scoperta sul vulcano Ampato (parte della cordigliera delle Ande), nel Perù meridionale nel 1995, dall'antropologo statunitense Johan Reinhard e dal collega peruviano Miguel Zárate. Nota anche come Vergine congelata, Signora di Ampato e Ragazza congelata, Juanita fu portata per un'esibizione negli Stati Uniti d'America nel 1996, e in Giappone nel 1999, prima di tornare in Perù.

Juanita è rimasta ottimamente conservata dopo 500 anni, il che la rende una delle più importanti scoperte recenti; questa scoperta fu scelta dal Time, nel 1995, come una delle migliori dieci scoperte al mondo.

Quando fu originariamente pesata ad Arequipa, l'involucro che conteneva la mummia era di oltre 40 chili. Tentando di portarla sulla cima dell'Ampato, Reinhard e Zárate capirono che il peso era probabilmente dovuto al congelamento della carne. La conservazione permise ricerche biologiche sui tessuti di polmoni, fegato e muscoli. Queste prove offrirono nuove informazioni sulla salute e la nutrizione degli Inca durante il regno del Sapa Inca Pachacútec.

Il radiologo Elliot K. Fishman ha concluso che è stata uccisa da un trauma contusivo alla testa. Ha osservato che la rottura dell'orbita dell'occhio destro e la frattura di 5 cm nel cranio sono lesioni "tipiche di qualcuno che è stato colpito da una mazza da baseball". Il colpo causò una massiccia emorragia, riempiendole il cranio di sangue e spingendole il cervello da un lato. La morte per trauma alla testa era una tecnica comune di sacrificio dei bambini in quest'epoca, insieme allo strangolamento e al soffocamento mediante sepoltura da vivi.


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