Muro di Gorizia | |
---|---|
![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() ![]() |
Stato attuale | ![]() ![]() |
Città | Gorizia – Nova Gorica |
Informazioni generali | |
Tipo | linea fortificata |
Altezza | 2,0 m |
Materiale | cemento armato e cancellata |
Condizione attuale | in gran parte demolito |
Visitabile | sì |
voci di architetture militari presenti su Wikipedia | |
Con l'espressione Muro di Gorizia (in sloveno Goriški zid) è stata indicata dalla stampa[1][2] una recinzione costituita da una base in calcestruzzo larga 50 centimetri sormontato da una ringhiera di un metro e mezzo[3] costruita nel 1947 e collocata lungo il confine italo-jugoslavo[4] passante all'interno della città di Gorizia.
Il muro separava l'abitato goriziano rimasto italiano, dai quartieri periferici e dalla stazione ferroviaria della ferrovia Transalpina, che furono annessi al termine della Seconda guerra mondiale alla Jugoslavia.
Nel 2004, a seguito dell'ingresso della Slovenia nell'Unione europea, ne è stata smantellata la porzione che divideva in due piazza della Transalpina.
La città di Nova Gorica sorse successivamente alla separazione, allo scopo di ridare un baricentro amministrativo all'area territoriale circostante annessa alla Jugoslavia, in quanto veniva a mancare il ruolo naturale che era stato svolto dalla città di Gorizia, rimasta in territorio italiano. Simbolicamente si contrapponevano i progressi del mondo socialista a quello capitalista e la piazza della Transalpina divenne uno dei simboli della separazione politico-ideologica tra l'Europa occidentale e quella orientale durante gli anni della Guerra fredda.[5][6][7] Il muro viene paragonato a quello di Berlino, poiché divideva in due una città.[8]