Muzaffar al Nawab, traslitterato anche Muthaffar al Nawwab (nome completo: Muzaffar abd al Magid al Nawab, in arabo مظفر عبد المجيد النواب?); Baghdad, 1º gennaio 1934 – Sharja, 20 maggio 2020), è stato un poeta, scrittore, letterato, pittore e rivoluzionario iracheno.
Uno dei principali poeti della letteratura araba del XX secolo,[1][2][3] duramente perseguitato per il contenuto rivoluzionario dei suoi scritti, fu costretto a trascorrere la maggior parte della propria vita in esilio. Ferocemente critico verso ogni forma di tirannia, concepì le proprie opere essenzialmente come funzionali all’incitamento alla ribellione ad ogni forma di oppressione e in tale ottica - alla ricerca di maggior impatto e diffusione - dall'iniziale dialetto iracheno approdò all'arabo fuṣḥā. Scelse di affidare la diffusione delle sue poesie prevalentemente alla trasmissione orale; la sua produzione è stata pubblicata quasi esclusivamente in modo clandestino.[4]