Natalie Clifford Barney (Dayton, 31 ottobre 1876 – Parigi, 2 febbraio 1972) è stata una scrittrice e poeta statunitense.
Trasferitasi in Francia nel 1899, trascorse gran parte della sua vita a Parigi animando per quasi sessant'anni, nella sua abitazione al 20 Rue Jacob, sulla Rive gauche, un salotto letterario internazionale che sarebbe stato frequentato da alcuni fra i più importanti esponenti del modernismo.
Promotrice della letteratura femminile, organizzando, dal 1927 nel suo salon, la cosiddetta Académie des Femmes (Accademia delle donne), un'informale consesso accademico che si opponeva - nei suoi proponimenti - al maschilismo dell'Académie française. Considerando lo "scandalo" come "Il miglior modo di liberarsi dei fastidi" non fece mai mistero delle sue scelte di vita personali, pubbliche e politiche dichiarandosi apertamente lesbica, femminista, sostenitrice del paganesimo, del pacifismo e della poliamoria.[1] Fu anche musa di Renée Vivien, con la quale ebbe una lunga e controversa relazione.