Niceforo Foca il vecchio | |
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Nascita | Kappadokia, 830 circa |
Morte | Bisanzio, 896 circa |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | Esercito bizantino |
Grado | Domestikos |
Guerre | Guerre bulgaro-bizantine |
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Niceforo Foca, detto anche Niceforo Foca il vecchio o Niceforo Foca patrizio; in greco Νικηφόρος Φωκάς? (Kappadokia, 830 circa – Bisanzio, 896 circa), è stato un condottiero bizantino, capostipite della famiglia Foca, a cui appartenne anche l'imperatore bizantino Niceforo II Foca (X secolo).
In gioventù fece parte del seguito personale dell'imperatore Basilio I il Macedone, venendo rapidamente promosso dapprima a protostrator e poi a governatore militare (strategos) del Charsianon, dove combatté con successo gli Arabi. Nell'885 fu inviato dall'imperatore Basilio I, su richiesta del papa Giovanni VIII, a difendere i themata bizantini dell'Italia meridionale dai Saraceni. Nel biennio 885-886 rioccupò Bari e Taranto in Puglia, Santa Severina, Tropea e Amantea in Calabria, respingendo gli invasori saraceni in Sicilia e nelle altre terre di origine. Niceforo Foca conquistò inoltre anche i territori longobardi della Calabria e della Basilicata (il principato di Salerno e il ducato di Benevento divennero vassalli dell'Impero bizantino), portando così a termine la riunificazione di quasi tutta l'Italia meridionale sotto la sovranità di Bisanzio. Alla morte di Basilio I (886), fu richiamato in patria dal nuovo imperatore Leone VI il Saggio e promosso a Domestico delle Scholae, venendo inviato dapprima in Macedonia, contro i Bulgari di Simeone I, e successivamente in Siria contro i Musulmani.
Si spense intorno all'895/6 o, meno probabilmente, intorno al 900. I coevi e gli storici posteriori ne lodarono il carattere e le doti militari. Entrambi i figli gli succedettero come Domestici delle Scholae. I suoi nipoti (figli del figlio) Niceforo e Leone furono allo stesso modo abili generali, soprattutto il primo dei due che fu imperatore tra il 963 e il 969, recuperando diversi territori in precedenza perduti in favore degli Arabi.