Nicolas Charles Oudinot | |
---|---|
Nicolas Charles Oudinot dipinto da Isidore Pils nel 1848 | |
Nascita | Bar-le-Duc, 25 aprile 1767 |
Morte | Parigi, 13 settembre 1847 |
Dati militari | |
Paese servito | |
Forza armata | Grande Armata |
Arma | Fanteria |
Anni di servizio | 1784 - 1787 1789 - 1830 |
Grado | Maresciallo dell'Impero |
Guerre | |
Battaglie |
|
riferimenti nel testo | |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Nicolas Charles Oudinot, duca di Reggio Calabria (Bar-le-Duc, 25 aprile 1767 – Parigi, 13 settembre 1847), è stato un generale francese, Maresciallo dell'Impero con Napoleone Bonaparte.
Militare di origini borghesi, Oudinot ottenne i gradi di ufficiale grazie alla Rivoluzione francese e si mise ben presto in luce durante gli eventi delle guerre rivoluzionarie francesi: ottenne varie promozioni sul fronte del Reno per poi diventare generale e servire sotto Andrea Massena durante le campagne in Svizzera e Italia. Escluso dalla prima nomina dei marescialli dopo la proclamazione dell'Impero, servì come comandante di divisione nelle armate napoleoniche durante le campagne in Germania e Polonia, distinguendosi in particolare nella battaglia di Friedland. Dopo la sua ottima condotta nella battaglia di Aspern-Essling, Oudinot ottenne il comando di un corpo d'armata che guidò nella successiva battaglia di Wagram; al termine di questa, fu nominato sul campo maresciallo dell'Impero.
Oudinot servì nel corso della campagna di Russia, mettendosi in luce in particolare durante la battaglia della Beresina, e poi ancora nella campagna di Germania del 1813 e nella campagna nel nord-est della Francia del 1814, con risultati altalenanti. Ottenne varie volte comandi indipendenti di un certo livello, dimostrandosi però incerto e poco risoluto in essi; fondamentalmente Oudinot non fu mai un grande stratega ma piuttosto un ottimo comandante subordinato, ligio alla disciplina, fedele ai giuramenti dati e gran trascinatore di uomini che sovente comandava dalla prima linea; ne fu una testimonianza il gran numero di ferite di guerra riportate nel corso della sua carriera militare, pari a ventiquattro (o trentasei secondo altri conteggi)[1].
Dopo l'abdicazione di Napoleone giurò fedeltà alla monarchia restaurata, restando in disparte e non appoggiando i "cento giorni" di Bonaparte; servì ancora sul campo nel corso della spedizione di Spagna del 1823, per poi ritirarsi a vita privata nel 1830 dopo la "rivoluzione di luglio". Morì nel 1847 e fu sepolto all'Hôtel des Invalides; il suo nome è iscritto nell'Arco di Trionfo di Parigi.
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Haythornthwaite