No Cav è un termine giornalistico[1] impiegato per indicare un ampio movimento italiano di protesta ambientalista e antiestrattivista[2] sorto nei primi anni del XXI secolo[3] e composto da associazioni e gruppi di cittadini accomunati dalla critica alle cave delle Alpi Apuane, dalle quali si estrae marmo di Carrara e derivati, come il carbonato di calcio.
Oltre 100 ettari di cave ricadono all'interno dei confini del Parco naturale regionale delle Alpi Apuane, mentre la restante estensione in aree adiacenti al parco stesso[4].
Il movimento No Cav nasce dal conflitto ambientale in corso sulle Alpi Apuane, classificato dall'Atlante Italiano dei Conflitti Ambientali, parte dell'Environmental Justice Atlas, come "conflitto propositivo in favore di alternative sostenibili"[3].
Nel corso degli anni, gli ambientalisti sono riusciti a sviluppare nella società civile un diffuso movimento d'opinione sensibile al tema della salvaguardia delle Alpi Apuane[5].
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