OK Computer

OK Computer
album in studio
ArtistaRadiohead
Pubblicazione21 maggio 1997
Durata53:26
Dischi1
Tracce12
GenereRock alternativo[1]
Art rock[2][3]
Pop rock[4][5]
EtichettaParlophone
ProduttoreNigel Godrich, Radiohead
Registrazione1996-1997
FormatiCD, MC, LP, download digitale, streaming
NoteGrammy Award Miglior album di musica alternativa 1998
Certificazioni originali
Dischi d'oroFrancia (bandiera) Francia (2)[6]
(vendite: 200 000+)
Giappone (bandiera) Giappone[7]
(vendite: 100 000+)
Norvegia (bandiera) Norvegia[8]
(vendite: 25 000+)
Svezia (bandiera) Svezia[9]
(vendite: 40 000+)
Svizzera (bandiera) Svizzera[10]
(vendite: 25 000+)
Dischi di platinoArgentina (bandiera) Argentina[11]
(vendite: 60 000+)
Australia (bandiera) Australia[12]
(vendite: 70 000+)
Belgio (bandiera) Belgio (2)[13]
(vendite: 100 000+)
Canada (bandiera) Canada (4)[14]
(vendite: 320 000+)
Europa (bandiera) Europa (3)[15]
(vendite: 3 000 000+)
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda[16]
(vendite: 15 000+)
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi[17]
(vendite: 100 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito (5)[18]
(vendite: 1 500 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (2)[19]
(vendite: 2 000 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoItalia (bandiera) Italia (2)[20]
(vendite: 100 000+)
Radiohead - cronologia
Album precedente
(1995)
Album successivo
(2000)
Logo
Logo del disco OK Computer
Logo del disco OK Computer
Singoli
  1. Paranoid Android
    Pubblicato: 26 maggio 1997
  2. Karma Police
    Pubblicato: 25 agosto 1997
  3. Lucky
    Pubblicato: dicembre 1997
  4. No Surprises
    Pubblicato: 12 gennaio 1998
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic
Drowned in Sound10/10
The Guardian
NME10/10
Paste
Pitchfork10/10
Rolling Stone
Tiny Mix Tapes10/10
Uncut
The A.V. ClubA
OndarockPietra miliare
Q

OK Computer è il terzo album in studio del gruppo musicale britannico Radiohead, pubblicato il 21 maggio 1997 dalla Parlophone e dalla Capitol Records.

Si tratta della prima pubblicazione autoprodotta del gruppo, con l'aiuto di Nigel Godrich, ed è stato registrato nell'Oxfordshire e a Bath, e completato per la maggior parte nella storica magione di St. Catherine's Court. Esso ha rappresentato un vero e proprio punto di svolta dal precedente lavoro del gruppo, The Bends, basato sulla chitarra e su testi introspettivi, per dirigersi verso testi astratti e musica sperimentale, che pose le basi per tutti i lavori successivi del gruppo. È unanimemente considerato dalla critica uno dei migliori album degli anni novanta, nonché uno dei migliori album rock di sempre. Portò infatti un cambio di rotta dal genere più popolare in quel decennio, il britpop, a un rock alternativo più melanconico e atmosferico, che sarebbe poi prevalso negli anni 2000.

Il disco ha esteso la popolarità dei Radiohead in tutto il mondo e ha da allora venduto circa 8 milioni di copie; ha raggiunto la vetta della Official Albums Chart britannica e ha debuttato al numero 21 nella Billboard 200 statunitense, miglior posto raggiunto dal gruppo all'epoca. Il disco trionfò ai Grammy Awards 1998 nella categoria Alternative Music Performance e nel febbraio dello stesso anno i lettori della rivista britannica Q lo votarono come miglior album di sempre; la rivista Rolling Stone lo ha inserito al 42º posto della sua lista dei 500 migliori album.[21] Nel 2015 è stato definito «culturalmente, storicamente o esteticamente significativo» dalla Biblioteca del Congresso e scelto per l'inclusione nel National Recording Registry.[22]

  1. ^ (EN) Stephen Thomas Erlewine, OK Computer, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 29 gennaio 2023.
  2. ^ (EN) Mark Kemp, OK Computer, su Rolling Stone, 10 luglio 1997. URL consultato il 23 aprile 2023.
  3. ^ (EN) Robert Christgau, Consumer Guide '90s: R, su Robert Christgau. URL consultato il 23 aprile 2023.
  4. ^ (EN) Piero Scaruffi, Radiohead, su Piero Scaruffi. URL consultato l'11 giugno 2022.
  5. ^ Dario Ingiusto, Radiohead - Ok Computer, su Ondarock, 6 novembre 2006. URL consultato il 23 aprile 2023.
  6. ^ (FR) Radiohead - OK Computer – Les certifications, su Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 5 gennaio 2019.
  7. ^ (JA) Certifications (PDF), su Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 4 giugno 2017.
  8. ^ (NO) Certifications, su IFPI Norge. URL consultato il 4 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2017).
  9. ^ (SV) Guld-Platina: 1987-1998 (PDF), su IFPI Sverige. URL consultato il 4 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2012).
  10. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 4 giugno 2017.
  11. ^ (ES) Certifications, su Cámara Argentina de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 4 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2011).
  12. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 1997 Albums, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 4 giugno 2017.
  13. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - 2007 albums, su Ultratop. URL consultato il 22 agosto 2022.
  14. ^ (EN) Radiohead – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 10 settembre 2021.
  15. ^ (EN) IFPI Platinum Europe Awards – 2006, su International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 22 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2012).
  16. ^ (EN) "New Zealand album certifications – Radiohead – OK Computer", su Recorded Music NZ. URL consultato il 22 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2022).
  17. ^ (NL) NVPI - Goud/Platina, su Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 22 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2018).
  18. ^ (EN) OK Computer, su British Phonographic Industry. URL consultato il 4 giugno 2017.
  19. ^ (EN) Radiohead - OK Computer – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 4 giugno 2017.
  20. ^ OK Computer (certificazione), su FIMI. URL consultato il 13 gennaio 2025.
  21. ^ (EN) Brett Schewitz, #42 Radiohead, 'OK Computer' (1997), su Rolling Stone, 8 giugno 2021. URL consultato il 19 aprile 2022.
  22. ^ New Entries to National Recording Registry, su Library of Congress. URL consultato il 21 giugno 2015.

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