Occupazione della Ruhr parte delle Conseguenze della prima guerra mondiale e della violenza politica in Germania (1918–33) | |||
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Soldati francesi nella Ruhr nel 1923 | |||
Data | 11 gennaio 1923 - 25 agosto 1925 | ||
Luogo | Ruhr, Germania | ||
Esito | Vittoria politica tedesca e Piano Dawes | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
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Perdite | |||
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L'Occupazione della Ruhr (in tedesco: Ruhrbesetzung) fu un periodo di occupazione militare della valle tedesca della Ruhr da parte di Francia e Belgio tra l'11 gennaio 1923 e il 25 agosto 1925, in risposta all'inadempienza della Germania sui pagamenti delle riparazioni dettati dalle potenze vittoriose dopo la prima guerra mondiale nel trattato di Versailles.
Francia e Belgio occuparono la valle della Ruhr, fortemente industrializzata, in risposta all'inadempienza della Germania sui pagamenti delle riparazioni dettati dalle potenze vittoriose dopo la prima guerra mondiale nel trattato di Versailles. Il 9 Gennaio 1923, la Commissione delle riparazioni dichiara inadempiente la Germania. La dichiarazione, che è il presupposto giuridico per procedere all'invasione, è approvata dai delegati di Francia, Italia e Belgio, contro l'Inghilterra astenuta.
L'occupazione della Ruhr aggravò la crisi economica in Germania[1], e i civili tedeschi s'impegnarono in atti di resistenza passiva e disobbedienza civile, durante i quali 130 di loro vennero uccisi. La Francia e il Belgio, di fronte alle pressioni economiche ed internazionali, accettarono il piano Dawes per ristrutturare il pagamento tedesco delle riparazioni di guerra nel 1924 e ritirarono le loro truppe dalla Ruhr nell'agosto 1925.
L'occupazione della Ruhr contribuì al riarmo tedesco e alla crescita di movimenti radicali di destra in Germania.[1]