Offensiva di Vilna parte della guerra sovietico-polacca | |||
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Data | aprile 1919 | ||
Luogo | Pressi di Vilnius (Wilno), vicino al confine tra Polonia e Repubblica lituana | ||
Esito | Vittoria polacca | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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L'offensiva di Vilna fu una campagna avviata nel corso della guerra sovietico-polacca tra il 1919 e il 1921 dall'esercito polacco. In data 16 aprile 1919, al fine di sottrarre Vilnius (in polacco Wilno) al controllo dell'Armata Rossa, i biancorossi si avvicinarono e, dopo tre giorni di lotte urbane (19-21 aprile), l'odierna capitale baltica cadde scatenando la ritirata dei bolscevichi.[4] Durante l'offensiva, i polacchi si assicurarono inoltre i vicini insediamenti di Lida, Pinsk, Navahrudak e Baranoviči.
L'Armata Rossa diede il via a una serie di contrattacchi verso la fine di aprile, malgrado nessuno di essi sortisse effetti duraturi. I sovietici riconquistarono Vilnius per un breve periodo di nuovo l'anno seguente, nella primavera del 1920, quando i polacchi si stavano ritirando dal fronte orientale. Tra le conseguenze dell'evento, l'offensiva di Vilna avrebbe causato ulteriori tumulti politici tra diversi Stati dell'Europa orientale.