Oggetto near-Earth

Insieme dei satelliti artificiali orbitanti intorno alla Terra
Orbita di 3753 Cruithne

Un oggetto near-Earth, oggetto paragèo, (in inglese near-Earth object - abbreviato NEO) è un oggetto del Sistema Solare la cui orbita può intersecare quella della Terra. Tutti i NEO hanno la distanza del perielio inferiore a 1,3 UA[1].

I NEO comprendono i seguenti tipi di oggetti:

  • alcune migliaia di asteroidi near-Earth
  • le comete la cui orbita si avvicina alla Terra
  • le sonde orbitanti intorno al Sole
  • i meteoroidi sufficientemente grandi da essere intercettati nello spazio prima di colpire la Terra.

È ormai ampiamente accettato dalla comunità scientifica che le collisioni di asteroidi con la Terra avvenute in passato hanno avuto un ruolo significativo nel disegnare la storia geologica e biologica del pianeta.

L'interesse verso i NEO è aumentato dagli anni ottanta in poi con l'aumento della consapevolezza del potenziale rischio di impatti di questo tipo di oggetti con la Terra. Uno studio scientifico ha dimostrato che Stati Uniti e Cina sono le nazioni più vulnerabili ad un impatto di un meteorite.[2]

La categoria degli asteroidi pericolosi (chiamati anche NEA / in inglese NEA) possiede un'orbita che giace tra le 0,983 e 1,3 UA dal Sole. Quando un NEA viene rilevato si provvede a trasmettere i relativi dati al Minor Planet Center per la catalogazione. Le orbite di alcuni di questi asteroidi intersecano pericolosamente quella della Terra generando un “pericolo collisione”. Gli Stati Uniti, l'Unione europea e altre nazioni stanno monitorando i NEO in un progetto chiamato “Spaceguard”.

Negli Stati Uniti la NASA ha una delega del Congresso per la catalogazione di tutti i NEO grandi almeno 1 km, il cui impatto produrrebbe effetti catastrofici. Fino ad ottobre 2008, sono stati scoperti dalla NASA 982 oggetti NEO. È stato stimato nel 2006 che il 20% di questi oggetti non era stato ancora scoperto. Attualmente si sta pensando di utilizzare i telescopi esistenti in Australia per coprire circa il 30% di cielo che ancora non è stato scandagliato.

Gli oggetti potenzialmente pericolosi (PHO - Potentially Hazardous Objects) sono classificati sulla base di parametri che tengono conto del potenziale avvicinamento alla Terra. Si tratta della maggior parte degli oggetti che possiede una distanza di intersezione minima all'orbita terrestre (MOID) inferiore o uguale 0,05 UA (7480000 km) e una magnitudine assoluta inferiore o uguale a 22,0 (un indicatore grezzo della dimensione). Oggetti le cui dimensioni sono inferiori a 150 m di diametro non sono considerati pericolosi.

Alcuni NEO sono di elevato interesse scientifico in quanto possono essere esplorati con missioni a bassa velocità, grazie alla loro combinazione di bassa velocità rispetto alla Terra (Delta-V) e alla loro gravità ridotta. Possono quindi offrire buone opportunità di investigare direttamente gli aspetti astronomici e geochimici, oltre che offrire una potenziale risorsa economica di materiale estrattivo extra-terrestre. Fino al 2008, due oggetti NEO sono stati visitati dalle sonde di missioni spaziali: si tratta di 433 Eros da parte della sonda NEAR della NASA e 25143 Itokawa da parte della sonda Hayabusa della JAXA.

  1. ^ The Astronomical Unit - Tutorials - Glossary, su astunit.com. URL consultato il 4 ottobre 2023.
  2. ^ Krajik, K. (2007) Killer Space Rocks. Popular Science magazine, September. Pg 72-73).

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