Ondata di freddo del febbraio 2012 disastro naturale | |
---|---|
Accumuli nevosi sui promontori dell'Isola del Giglio dopo la nevicata del 10 febbraio 2012 | |
Tipo | Ondata di freddo |
Data inizio | 27 gennaio 2012 |
Data fine | 20 febbraio 2012 |
Luogo | Europa e Nord Africa |
Conseguenze | |
Morti | oltre 650[1] |
Mappa di localizzazione | |
Mappa dell'anomalia di temperatura registrata al suolo in Europa tra il 25 gennaio ed il 1º febbraio 2012 | |
L'ondata di freddo del febbraio 2012 ha interessato buona parte dell'Europa fino al Nord Africa nel periodo compreso tra il 27 gennaio e il 20 febbraio 2012, causando oltre 650 morti nelle aree interessate[1].
Fu caratterizzata da temperature estremamente basse, specialmente nell'Europa orientale, le quali raggiunsero un minimo assoluto di −39,2 °C il 2 febbraio a Kuusamo, in Finlandia e forti nevicate sui restanti paesi europei.[2] Il 4 febbraio 2012 la neve cadde persino ad Algeri con un accumulo di circa 20 cm e l'aria gelida portò nevicate anche nel Deserto del Sahara.
Sull'Europa centrale ed orientale si sono succedute per diversi giorni delle forti tormente di neve con temperature fino a qualche decina di gradi sottozero (-36 °C in Serbia e Russia, -30 °C in Polonia e Ucraina, -20 °C in Germania e Romania). Le forti nevicate interessarono anche i Balcani e si spinsero fino al Mar Nero.