Operazione Maritime Guard | |
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Data | 22 novembre 1992 - 1993 |
Luogo | Acque internazionali dell'Adriatico |
Causa | Crisi jugoslava |
Esito | Applicazione delle sanzioni economiche ed embargo delle armi nei confronti della Jugoslavia |
Schieramenti | |
Comandanti | |
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L'operazione Maritime Guard è stata una missione NATO condotta nelle acque internazionali dell'Adriatico al largo delle coste della ex Jugoslavia.[1][2][3]
L'operazione ebbe inizio il 22 novembre 1992[4][5] come proseguimento della missione NATO Maritime Monitor ed è stata svolta per applicare la Risoluzione 787 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sull'applicazione delle sanzioni economiche e l'embargo delle armi nei confronti della Jugoslavia,[1][2][4][6][7] autorizzando la NATO a usare la forza per fermare ed ispezionare tutte le navi provenienti o dirette da e verso le coste ex Jugoslavia[5][8] verificandone la natura del loro carico e la loro effettiva destinazione.[9]
Con il sostegno di Turchia, Paesi Bassi e Germania l'operazione è stata potenziata per consentire di aerei NATO di abbattere qualsiasi velivolo avesse violato il blocco.[10]
Il blocco si avvaleva di unità navali quali cacciatorpediniere e fregate di Turchia, Italia, Germania, Grecia, Regno Unito, Paesi Bassi e Stati Uniti, assistiti dagli aerei di pattugliamento marittimo della NATO.[11][12] All'operazione prese parte anche la portaerei americana Theodore Roosevelt.[13][14]
L'operazione poteva contare sull'appoggio degli AWACS che con il loro sofisticato radar assicuravano la sorveglianza marittima con una copertura a lungo raggio. Sostenuto lo sforzo con il suo sofisticato radar marittimo fornendo bloccando le navi con mare sorveglianza copertura lungo raggio.[15]
A dirigere le operazioni il comandante in capo delle Forze alleate in sud Europa ammiraglio Mike Boorda.[1]
Nel corso dell'operazione sono state interogate 12367 navi, ispezionate o dirottate in porto per controlli 1032 navi e intercettate 9 navi che avevano violato il blocco.[1]
Contemporaneamente veniva svolta una missione parallela denominata operazione Sharp Fence ("barriera acuminata") guidata dall'Unione europea occidentale.
La missione è stata seguita a partire dal 15 giugno 1993 dall'operazione Sharp Guard, durata ufficialmente fino al 2 ottobre 1996 dopo che era stata sospesa il precedente 19 giugno, che ha unificato le due missioni NATO e UEO.[16][17][18][19]