Operazione Bodenplatte parte delle operazioni aeree della seconda guerra mondiale – offensiva delle Ardenne | |||
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Data | 1º gennaio 1945 | ||
Luogo | Belgio, Paesi Bassi, Francia | ||
Esito | Operazione fallita,[1][2] vittoria pirrica tedesca a livello tattico,[3][4] vittoria alleata a livello strategico[5][6] | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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L'operazione Bodenplatte[N 2] (in tedesco: Unternehmen Bodenplatte) fu un'operazione militare sferrata il 1º gennaio 1945 dalla Luftwaffe, la forza aerea della Germania nazista, con lo scopo di distruggere diciassette aeroporti francesi, belgi e olandesi usati dalle aviazioni Alleate a ridosso della linea del fronte.
L'obiettivo strategico dell'operazione, che si svolse in concomitanza con l'offensiva terrestre nel settore delle Ardenne da parte dell'esercito tedesco e delle forze delle Waffen-SS, era di ottenere la superiorità aerea nella zona approfittando anche della riduzione dell'intensità dell'attività aerea alleata dovuta a un periodo di maltempo. L'operazione Bodenplatte, originariamente prevista per il 16 dicembre 1944, dovette essere ripetutamente rinviata a causa delle avverse condizioni meteorologiche, fino a cadere il giorno di capodanno, il primo disponibile.[8]
L'operazione venne pianificata in assoluta segretezza, tanto che non tutte le unità tedesche di terra e di mare ne vennero informate e la Luftwaffe soffrì pesanti perdite a causa del fuoco amico. L'intelligence britannica riuscì a rilevare grazie al sistema Ultra alcuni movimenti e concentramenti di reparti aerei tedeschi, ma non si rese conto che era imminente un'operazione su larga scala.
Pur avendo ottenuto un discreto successo tattico, l'operazione risultò nel complesso un fallimento. Un gran numero di aeromobili alleati vennero distrutti, ma le perdite anglostatunitensi vennero rimpiazzate nel giro di una settimana; inoltre, dal momento che la maggior parte degli aerei persi dagli Alleati erano stati distrutti al suolo, le vittime da parte alleata furono relativamente poche. Per contro, i tedeschi persero un numero rilevante di uomini e di mezzi che era impossibile rimpiazzare con forze fresche.[5]
Dalle analisi eseguite dopo la conclusione della battaglia risulta che solo undici delle trentaquattro formazioni tedesche coinvolte portarono a termine con successo e in orario gli attacchi a sorpresa contro gli obiettivi alleati.[5] L'operazione non riuscì a garantire alla Luftwaffe la superiorità aerea, neanche temporaneamente, e l'esercito tedesco continuò a essere esposto agli attacchi della Royal Air Force britannica e delle U.S. Army Air Forces statunitensi. L'operazione Bodenplatte fu l'ultima operazione su larga scala con fini strategici che la Luftwaffe organizzò prima della fine del conflitto.[9]
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