Operazione Irini | |||
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Data | 31 marzo 2020 - in corso | ||
Luogo | Mediterraneo centrale | ||
Causa | Operazione Sophia | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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EUNAVFOR Med - operazione IRINI, ufficialmente denominata European Union Naval Force in the South Central Mediterranean (in italiano: Forza navale dell'Unione europea nel Mediterraneo centrale, in greco moderno: pace), è la seconda operazione militare di sicurezza marittima lanciata dall'Unione europea, che opera nel Mediterraneo centrale. L'Operazione Irini nasce dalle ceneri dell'operazione Sophia che si è conclusa nel giugno 2019[1].
L’operazione è stata lanciata il 31 marzo 2020, due mesi dopo la conferenza di Berlino sulla Libia tenuta nel gennaio 2020. L'operazione è il contributo concreto che l'UE dà alla comunità internazionale per sostenere la pace e la cessione delle ostilità in Libia. La chiusura della missione è prevista per il 31 marzo 2023. L'operazione è stata prorogata fino al 31 marzo 2025.[2][3] Lo scopo dell'operazione è il controllo dell'embargo sulle armi come richiesto dall'ONU con la risoluzione 1970 del 2011 e votata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Tale risoluzione sancisce l'uso di mezzi aerei, satellitari e marittimi per permettere di raggiungere l'obbiettivo sopra citato. Il 23 settembre 2021, il Consiglio Europeo ha designato il Contrammiraglio Stefano Turchetto come sostituto del Contrammiraglio Fabio Agostini[4].