Operazione Restore Democracy | |||
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Data | 19 - 20 gennaio 2017 | ||
Luogo | Gambia | ||
Causa |
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Esito | Esilio in Guinea Equatoriale del presidente Yahya Jammeh al potere dal colpo di stato del 1994. | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
circa 26 000-45 000 sfollati gambiani 3 500 turisti britannici evacuati | |||
Voci di operazioni militari presenti su Wikipedia | |||
L'operazione Restore Democracy è stato un intervento militare effettuato in Gambia a partire dal 19 gennaio 2017 da parte di alcuni membri della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (ECOWAS).[1] L'intervento è stato deciso dopo la sconfitta elettorale del presidente uscente Yahya Jammeh alle elezioni presidenziali del dicembre 2016, vinte da Adama Barrow; Jammeh, che aveva preso il potere con un colpo di stato nel 1994, non ha riconosciuto la sconfitta e ha dichiarato lo stato d'emergenza per 90 giorni.[2] L'Italia tramite il viceministro degli Affari Esteri Mario Giro e l'Unione europea hanno appoggiato l'ECOWAS contro il presidente uscente Jammeh.[3]