Organizzazione per la Liberazione della Palestina | |
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(AR) منظمة التحرير الفلسطينية
Munaẓẓamat at-Taḥrīr al-Filasṭīniyyah | |
Presidente | Mahmūd Abbās |
Stato | Palestina |
Sede | Ramallah |
Abbreviazione | OLP |
Fondazione | 28 maggio 1964 |
Partito |
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Ideologia | Nazionalismo palestinese Nazionalismo arabo Panarabismo Socialismo arabo Secolarismo Anti-imperialismo Soluzione dei due Stati (dal 1993) Fazioni interne:
Soluzione di uno Stato unico |
Seggi Consiglio legislativo palestinese | |
Seggi Consiglio nazionale palestinese | 700 / 700
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Sito web | www.plo.ps/ |
Bandiera dell'OLP, diventata in seguito dello Stato di Palestina | |
L'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP; in arabo منظمة التحرير الفلسطينية?, Munaẓẓamat al-Taḥrīr al-Filasṭīniyya) è un'organizzazione politica palestinese, considerata dalla Lega araba a partire dal 1974 la legittima «rappresentante del popolo palestinese».[1]
Fondata a Gerusalemme nel maggio 1964 da una riunione di 422 personalità nazionali palestinesi, a seguito di una precedente decisione della Lega araba, il suo obiettivo era la «liberazione della Palestina» attraverso la lotta armata.[2] L'originale Statuto dell'OLP (del 28 maggio 1964)[3] dichiarava che «la Palestina all'interno dei confini che esistevano al momento del mandato britannico è una singola unità regionale» e ha cercato di «vietare [...] l'esistenza e l'attività» del sionismo.[4] Lo Statuto fa anche riferimento al diritto al ritorno e all'autodeterminazione per i palestinesi. Uno Stato palestinese non è citato, anche se nel 1974 l'OLP ha chiesto uno Stato indipendente nel territorio del mandato di Palestina.[5] Nel 1988, l'OLP ha adottato ufficialmente una soluzione a due Stati, con Israele e la Palestina che vivono fianco a fianco e con Gerusalemme Est come capitale dello Stato di Palestina.[6]
Nel 1993, il presidente dell'OLP Yasser Arafat ha politicamente riconosciuto lo Stato di Israele in una lettera ufficiale al suo primo ministro Yitzhak Rabin, come conseguenza degli accordi di Oslo, che portarono alla nascita dell'Autorità Nazionale Palestinese. Arafat è stato il presidente del Comitato esecutivo dell'OLP dal 1969 fino alla sua morte nel 2004. È stato sostituito da Mahmūd Abbās (noto anche come Abu Mazen).
Secondo un report del "National Criminal Intelligence Service" del 2002, l'OLP è stato «il più ricco di tutte le organizzazioni terroristiche», con 8-10 miliardi di dollari in attività e un reddito annuo di 1,5-2 miliardi di dollari da «donazioni, estorsioni, saldi, traffici illegali di armi, traffico di stupefacenti, riciclaggio di denaro sporco, frodi, ecc». Il Daily Telegraph ha riferito nel 1999 che l'OLP aveva almeno 5 miliardi di sterline sui conti ad essa riconducibili.[7]
L'etichetta di "organizzazione terroristica" è stata contestata[8] ed è stata de facto superata nel 1993, a seguito della stipula degli accordi di Oslo.