Per oscurantismo (dal latino obscurans) si intende una sistematica pregiudiziale opposizione al progresso, attraverso la messa in discussione di teorie ed idee innovative e la limitazione della diffusione della conoscenza oltre certi limiti.
Si tratta di un termine esplicitamente dispregiativo nato all'incirca nel XVIII secolo in antitesi all'Illuminismo. Viene utilizzato da correnti di pensiero che si autodefiniscono progressiste per indicare l'atteggiamento culturale proprio di chi si schiera contro una visione dinamica della cultura e una diffusione del pensiero e della ricerca scientifica e intellettuale in qualunque campo del sapere.
In tale accezione il termine viene usato ancor oggi per connotare negativamente linee di pensiero che sembrano negare la libertà di pensiero e la libertà dell'individuo contro credenze o imposizioni ideologiche.