Ossitocina | |
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Nome IUPAC | |
(2S)-1-[(4R,7S,10S,13S,16S,19R)-19-ammino-7-(2-ammino-2-ossoetil)-10-(3-ammino-3-ossopropil)-13-[(2S)-butan-2-il]-16-[(4-idrossifenil)metil]-6,9,12,15,18-pentaosso-1,2-ditia-5,8,11,14,17-pentazacicloicosan-4-carbonil]-N-[(2S)-1-[(2-ammino-2-ossoetil)ammino]-4-metil-1-ossopentan-2-il]pirrolidin-2-carbossammide | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C43H66N12O12S2 |
Massa molecolare (u) | 1007,18734 |
Aspetto | solido bianco |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 200-048-4 |
Codice ATC | H01 |
PubChem | 439302 |
SMILES | CCC(C)C1C(=O)NC(C(=O)NC(C(=O)NC(CSSCC(C(=O)NC(C(=O)N1)CC2=CC=C(C=C2)O)N)C(=O)N3CCCC3C(=O)NC(CC(C)C)C(=O)NCC(=O)N)CC(=O)N)CCC(=O)N |
Dati farmacologici | |
Modalità di somministrazione | iniezione |
Dati farmacocinetici | |
Legame proteico | 30% |
Emivita | 1-6 minuti |
Escrezione | renale, biliare |
Indicazioni di sicurezza | |
L'ossitocina (o "oxitocina", abbreviato OXT) è un ormone peptidico e un peptido ciclico eterodetico di nove amminoacidi prodotto dai nuclei ipotalamici sopraottico (principalmente) e paraventricolare e secreto nella neuroipofisi, presente in tutti i mammiferi. L'ossitocina agisce anche come neurotrasmettitore all'interno del cervello; è l'ormone principale che causa la contrazione uterina e l'eiezione del latte. Insieme al neuropeptide vasopressina, si ritiene che influenzi la cognizione sociale e il comportamento.[1][2]
Un'azione importante dell'ossitocina è quella di stimolare le contrazioni della muscolatura liscia dell'utero. Nell'ultimo periodo della gravidanza la responsività dell'utero all'ossitocina aumenta notevolmente e l'ormone esercita un ruolo importante nell'inizio e nel mantenimento del travaglio e del parto.
Altro fondamentale ruolo è quello di stimolo delle cellule dei dotti lattiferi delle mammelle. In tal modo l'ossitocina provoca una contrazione delle cellule muscolari e la secrezione del latte. Ciò avviene in risposta allo stimolo della poppata.
In entrambi i sessi a livello neurologico favorisce l'attaccamento relazionale, la sua produzione viene stimolata dai contatti fisici affettuosi o anche solo dalla vista di persone amate o bambini piccoli[3].