Otoko wa tsurai yo (男はつらいよ? "È dura essere un uomo") è una serie di film giapponesi con protagonista Kiyoshi Atsumi nel ruolo di Tora-san (寅さん?), un vagabondo gentile ma sfortunato in amore. La serie stessa è spesso identificata con il nome del protagonista "Tora-san" dai fan.[1] La serie ha generato quarantotto capitoli proiettati fra il 1969 ed il 1995[2] tutti diretti dal regista Yōji Yamada, ad eccezione del terzo e del quarto film. La serie era considerata dal Guinness dei primati come la più lunga serie cinematografica della storia, finché non è stata superata dalla serie Huang Fei-Hong. Tuttavia, Otoko wa tsurai yo ha il primato di essere stata diretta quasi per intero da un unico regista.[3]
In ogni film è protagonista oltre a Tora-san un personaggio femminile, chiamato Madonna, ed è ambientato in una differente regione del Giappone, benché ci siano capitoli ambientati in Arizona o a Vienna. Dal 1969 al 1989, Ogni anno venivano abitualmente proiettati due film della serie: uno in estate ed uno alla vigilia di capodanno. Dal 1990 al 1995, tuttavia fu proiettato soltanto un film in concomitanza con la vigilia di Capodanno. AnimEigo ha pubblicato per la prima volta la serie negli Stati Uniti nel 2009 con il titolo Tora-san.[4]
La serie è terminata per via dello stato di salute di Atsumi, morto all'età di sessantotto anni per cancro ai polmoni. La serie è stata quindi conclusa senza un finale per il personaggio di Tora-san. Atsumi era talmente identificato con il personaggio di Tora-san, che alla sua morte i fan hanno considerato morto anche Tora-san. Il regista Yamada ha deciso di non continuare la serie dopo la morte dell'attore Atsumi, tuttavia ha rielaborato una sceneggiatura di "Tora-san" rimasta irrealizzata per creare le basi per il film Niji wo Tsukamu Otoko con protagonista Nishida Toshiyuki.
A questa serie, a Shibamata, sono stati dedicati ben due Musei: il Katsushika Shibamata Museo Tora san, dove sono esposti materiali che ripropongono il mondo di Tora san, modellini e un set cinematografico, e il Museo Yamada Yoji.