Ottone di Hammerstein | |
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Conte di Zutphen | |
In carica | 1002 – 1025 |
Predecessore | Megingaudo di Gheldria |
Successore | Liudolfo di Zutphen |
Morte | 5 giugno 1036 |
Dinastia | Corradinidi |
Padre | Eriberto di Kinziggau |
Madre | Ermetrude |
Coniuge | Ermengarda di Verdun |
Figli | Udo Matilde Una donna dal nome sconosciuto |
Ottone I di Hammerstein (... – 5 giugno 1036) fu conte di Hamaland (un vasto territorio intorno alla foce del Reno) dal 1016 alla morte e signore di Zutphen da 1002 al 1025. Era figlio di Eriberto, conte di Kinziggau, e di Ermentrude. Erberto di Kinziggau era il figlio di Corrado, un signore corradinide in Alsazia, mentre Ermentrude era la figlia di Megingaudo di Gheldria, predecessore di Ottone alla contea di Zutphen. In letteratura è considerato l'ultimo dei Corradinidi.
Ottone è ricordato principalmente per le sue vicende matrimoniali che lo videro come protagonista (riferite in particolare dal suo parente e vescovo Tietmaro di Merseburgo, la cui madre Cunegonda era sua cugina): egli e la consorte Ermengarda di Verdun dovettero difendere al loro unione dai tentativi della chiesa Magonza di scioglierla, nel contesto del tentativo di imposizione da parte dell'apparato ecclesiastico della propria morale sessuale alla società. Essa era sostenuta dall'imperatore Enrico II, il quale sfruttò la vicenda per indebolire legittimamente un membro della dinastia dei corradinidi, rivale della dinastia ottoniana. La coppia resistette vittoriosamente, opponendosi a queste pressioni, nonostante diverse fasi a loro avverse: ciò mostra anche la capacità dei grandi nobili di saper usare la solidarietà della loro comunità e della loro famiglia contro le autorità ecclesiastiche e imperiali.