Palazzi imperiali del Palatino Roma | |
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Ricostruzione dei palazzi imperiali del Palatino | |
Civiltà | romana |
Utilizzo | imperatori romani |
Stile | romano |
Epoca | I secolo a.C. - V secolo d.C. |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Roma |
Altitudine | 20−50 m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | 15 000 m² |
Amministrazione | |
Patrimonio | Centro storico di Roma |
Ente | Parco Archeologico del Colosseo |
Responsabile | Alfonsina Russo |
Visitabile | Sì |
Sito web | parcocolosseo.it/area/palatino/ |
Mappa di localizzazione | |
I Palazzi Imperiali di Roma occupano principalmente il colle Palatino, che si affaccia verso nord sul Foro Romano, e verso sud sul Circo Massimo. È un imponente complesso di edifici che esprime in modo visibile la potenza e ricchezza degli imperatori da Augusto (di cui ancora appare visibile la residenza, tra le meglio conservate) a Costantino, quando Costantinopoli diventerà la nuova grande sede imperiale, anche se ancora ai tempi di Teodorico (come dimostrano gli ampliamenti realizzati da quest'ultimo) quest'area era deputata ad ospitare la sede del potere sovrano. I palazzi imperiali si compongono di due strutture, quella pubblica (la Domus Flavia, edificata per la gran parte da Domiziano), aperta ai cittadini e agli stranieri, dove si manifestava lo sfarzo e la potenza dell'imperatore, e quella privata (la Domus Augustana), dove abitava l'imperatore e la sua corte. A questa sotto Settimio Severo si aggiunse una sezione aggiuntiva (un vero nuovo palazzo identificato dai moderni come Domus Severiana) con robusti archi portanti che fuoriuscivano dal fianco della collina.
L'intero complesso, la cui edificazione occupò tutto il I secolo, veniva indicato anticamente come Domus Augustana, ovvero "residenza dell'imperatore", poi fu noto col nome di Palatium (ai tempi di Tacito già era invalsa questa espressione),[1] tanto che l'uso di questo termine passò a definire per evoluzione del toponimo qualsiasi edificio di una qualche rilevanza, entrando nell'uso comune.[2]