Palazzo Maffei Casa Museo | |
---|---|
![]() | |
Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | Verona |
Indirizzo | Piazza Erbe 38 |
Coordinate | 45°26′37″N 10°59′48″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Casa museo |
Apertura | 14 febbraio 2020[2] |
Direttore | Vanessa Carlon[3] |
Sito web | |
Palazzo Maffei Casa Museo è un museo d'arte privato ospitato nell'omonimo palazzo seicentesco di Verona, quinta scenografica dell'antica piazza delle Erbe, un tempo Foro romano cittadino.
L'istituzione è nata su iniziativa dell'imprenditore, Cavaliere del Lavoro e collezionista Luigi Carlon, che con la fondazione da lui istituita (Palazzo Maffei Fondazione Carlon) ha promosso il restauro completo dell'edificio, rendendolo fruibile al pubblico, ed ha esposto, nelle ventinove sale allestite su due piani, oltre 650 opere della sua collezione, formata in oltre cinquant'anni di passione per l'arte.[4]
Il percorso espositivo, curato da Gabriella Belli, storica dell'arte e museologa che in passato è stata fondatrice del MART di Rovereto e Trento e direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia (MUVE) di Venezia, permette di attraversare duemila anni di storia mediante un sapiente allestimento basato su un solido progetto scientifico.[3][5] Il percorso, infatti, si snoda dai reperti archeologici di epoca greco-romana fino a giungere a opere d'arte contemporanee, proponendo un dialogo costante tra le diverse epoche e le diverse espressioni artistiche: dagli avorii antichi alle sculture lignee, dalle ceramiche rinascimentali ai dipinti, il visitatore si trova immerso in un panorama culturale ricco e variegato.[3]
La galleria presenta opere dei più importanti artisti locali, come Altichiero, Liberale da Verona, Simone Brentana, Nicola Giolfino, Alessandro Turchi, Felice Brusasorzi, e di grandi nomi del XX secolo, quali René Magritte, Max Ernst, Marcel Duchamp, Georges Braque, Pablo Picasso, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Gino Severini, Giorgio de Chirico, Mario Sironi, Giorgio Morandi, Giovanni Boldini, Arturo Martini, Joan Miró, Vasilij Kandinskij, Lucio Fontana, Alberto Burri, Andy Warhol e Marino Marini.[6]