Palazzo Reale | |
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La facciata | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Località | Napoli |
Indirizzo | Piazza del Plebiscito, 1 |
Coordinate | 40°50′10.09″N 14°14′57.42″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1600-1858 |
Inaugurazione | 1919 |
Stile | Barocco e neoclassico |
Uso | Museo, biblioteca |
Piani | 3 |
Realizzazione | |
Architetto | Domenico Fontana Gaetano Genovese (altri collaboratori: Giulio Cesare Fontana Bartolomeo Picchiatti Onofrio Antonio Gisolfi Ferdinando Sanfelice Francesco Antonio Picchiatti Luigi Vanvitelli Antonio Niccolini) |
Proprietario | Stato italiano |
Committente | Borbone delle Due Sicilie |
Museo di Palazzo Reale | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Napoli |
Indirizzo | Piazza del Plebiscito, 1 |
Caratteristiche | |
Tipo | Arte |
Apertura | 1919 |
Proprietà | Museo statale |
Direttore | Mario Epifani |
Visitatori | 185 499 (2016)[1] |
Il Palazzo Reale di Napoli è un edificio storico ubicato in piazza del Plebiscito, nel centro storico di Napoli, dov'è posto l'ingresso principale: l'intero complesso, compresi i giardini e il teatro San Carlo, si affaccia anche su piazza Trieste e Trento, piazza del Municipio e via Acton.
Il Palazzo Reale è stato costruito a partire dal 1600, per raggiungere il suo aspetto definitivo nel 1858: alla sua edificazione e ai relativi lavori di restauro hanno partecipato numerosi architetti come Domenico Fontana, Gaetano Genovese, Luigi Vanvitelli, Ferdinando Sanfelice e Francesco Antonio Picchiatti.
Fu la residenza dei viceré spagnoli e poi austriaci dalla metà del XVII secolo al 1734, della dinastia borbonica dal 1734 al 1860, con la parentesi del Decennio francese dal 1806 al 1815, e infine, a seguito dell'Unità d'Italia nel 1861, dei Savoia[2]. Ceduto nel 1919 da Vittorio Emanuele III di Savoia al demanio statale, è adibito principalmente a polo museale, in particolare gli Appartamenti Reali, ed è sede della Biblioteca nazionale.