Palazzo dei Granduchi di Lituania | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Vilnius |
Indirizzo | Piazza della Cattedrale, 4 |
Coordinate | 54°41′09.06″N 25°17′20.27″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XV secolo |
Distruzione | 1799-1803 |
Ricostruzione | 2002-2018 |
Stile | rinascimentale |
Realizzazione | |
Architetto | Bartolomeo Berrecci, Bernardino di Gianotti, Benedetto di Sandomierz |
Committente | Sigismondo I il Vecchio |
Il palazzo dei Granduchi di Lituania (in lituano Lietuvos Didžiosios Kunigaikštystės valdovų rūmai Vilniaus žemutinėje pilyje; in polacco Zamek Dolny w Wilnie) è un edificio situato a Vilnius, la capitale della Lituania.[1] Originariamente costruito nel XV secolo per ospitare i governanti del Granducato di Lituania e poi utilizzato da alcuni futuri re di Polonia, il palazzo è situato nei pressi del castello inferiore di Vilnius e si è evoluto nel corso degli anni vivendo i suoi periodi migliori tra il XVI e la metà del XVII secolo. Per 400 anni la struttura costituì il centro politico, amministrativo e culturale della Confederazione polacco-lituana, venendo poi demolito nel 1801. I lavori per un nuovo palazzo cominciarono nel 2002 sul sito dell'edificio originale e ci sono voluti 16 anni per completarlo infine nel 2018. Ricostruito in stile rinascimentale in sintonia con la cattedrale di Vilnius, si è preferito agire seguendo i progetti eseguiti dagli architetti patrocinati dalla granduchessa Bona Sforza: pare che tra il 1520 e il 1530 si spesero 100.000 ducati d'oro e con l'ovvia approvazione anche del granduca Sigismondo I il Vecchio.[2] Si ritiene che la ricostruzione avvenne per le cerimonie di proclamazione di Sigismondo II Augusto, l'unico figlio di Sigismondo I il Vecchio, in qualità di granduca di Lituania.[2]