Pancho Gonzales | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 188 cm | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tennis ![]() | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1974 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Hall of fame | (1968) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al definitivo | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ricardo Alonso González o Richard Gonzalez, detto Pancho Gonzales (Los Angeles, 9 maggio 1928 – Las Vegas, 3 luglio 1995) è stato un tennista statunitense, uno dei più grandi della storia della disciplina. Rimase per otto anni in testa alla classifica mondiale tra gli anni cinquanta e sessanta giocando da professionista. Completamente autodidatta, fu un dilettante di successo nei tardi anni quaranta, vincendo lo US Open nel 1948 e 1949 e passando molto presto al professionismo, a soli 22 anni e dopo soli 6 Tornei dello Slam giocati.
La carriera professionistica fu segnata da grandi successi: Gonzales è il secondo, insieme a Ken Rosewall, più titolato tennista professionista con 12 vittorie negli Slam Professionistici (8 nello U.S. Pro Tennis Championships e 4 nel Wembley Championship).[2]
Con l'avvento dell'era Open nel 1968, Gonzales fu ancora in grado di raggiungere le semifinali al Roland Garros ed i quarti allo U.S. Open. Giocò nel 1969 a Wimbledon un match entrato nella leggenda del tennis, allorché - a 41 anni - eliminò Charlie Pasarell, di 16 anni più giovane, vincendo 22-24, 1-6, 16-14, 6-3, 11-9 (allora non esisteva il tie-break) dopo 5 ore e 12 minuti di gioco.
Un articolo del 1999 di Sports Illustrated sui 20 atleti preferiti del ventesimo secolo scrisse di Gonzalez: "Se il pianeta Terra fosse in pericolo in una partita a tennis, l'uomo che vorresti al servizio per salvare l'umanità sarebbe Ricardo Alonso Gonzalez". Il noto commentatore televisivo Bud Collins ribadì questo concetto nel 2006 in un articolo per MSNBC.com: "Se dovessi scegliere qualcuno che giochi per la mia vita, sceglierei Pancho Gonzalez."[3]