Nell'antichità greca e romana, il pantomimo era uno spettacolo affidato all'azione mimica di un attore, accompagnato da musica, e a volte da una voce narrante le azioni sulla scena. I Greci lo chiamavano danza italica.[1] A Roma fu introdotto in età imperiale sotto Augusto (nel 22 a.C. circa) da Pilade di Cilicia e Batillo d'Alessandria[1]; consisteva in una danza con orchestra (flauti e zampogne) e coro, su soggetti sia comici sia tragici o simili al dramma satiresco.[2] Il termine pantomimo indica anche colui che pratica il pantomimo o la pantomima. Per via della forte associazione con la cultura francese, la pratica del mimo è stata inclusa nell'inventario del patrimonio culturale immateriale in Francia dal 2017.[3]