Paolo Callalo (Venezia, 16 agosto 1655 – 26 giugno 1725) è stato uno scultore italiano, cittadino veneziano, attivo nel Veneto, in special modo a Venezia, in Friuli, nei domini istriani e dalmati fino a spingersi all'Interno dei domini ungheresi e asburgici a Lubiana e Zagabria. Considerato marginalmente dalla critica fino allo studio di Simone Guerriero del 1997[1] che ne ha focalizzato la personalità (e precisato attribuzioni di opere fino ad allora non identificate o equivocate) negli anni successivi il suo catalogo si è arricchito con nuove attribuzioni e conferme[2].