La partita doppia è un metodo di scrittura contabile, consistente nel registrare le operazioni aziendali simultaneamente su due conti ("dare-avere", secondo il principio della duplice rilevazione simultanea), allo scopo di determinare il reddito di un dato periodo amministrativo e di controllare i movimenti monetari-finanziari della gestione.
Fu descritto, in maniera più approfondita rispetto ai suoi predecessori[1][2][3], dal frate matematico italiano Luca Pacioli, nel suo libro Summa de arithmetica, geometria, proportioni et proportionalita (Venezia, 1494).