Partito Comunista Giapponese | |
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(JA) 日本共産党 | |
Presidente | Tomoko Tamura[1] |
Segretario | Akira Koike |
Stato | Giappone |
Sede | Tokyo |
Fondazione | 15 luglio 1922 |
Ideologia | Comunismo Eurocomunismo[2] Pacifismo[3] Socialismo scientifico[4] |
Collocazione | Sinistra/Estrema sinistra |
Affiliazione internazionale | Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai
In passato: Comintern (1922-1943) |
Seggi Camera dei rappresentanti | 10 / 465
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Seggi Camera dei consiglieri | 11 / 248
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Seggi Prefetture e Municipalità | 2 602 / 32 762
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Testata | Shinbun Akahata |
Iscritti | 300 000 (gennaio 2017) |
Sito web | www.jcp.or.jp/ e www.jcp.or.jp/english |
Bandiera del partito | |
Il Partito Comunista Giapponese (日本共産党?, Nihon Kyōsan-tō) è un partito politico del Giappone fondato il 15 luglio 1922.
Esso ha come obiettivo politico una società basata sul socialismo e la difesa dei valori di democrazia e pacifismo. Il PCG non opta per una rivoluzione comunista immediata, ma prima vorrebbe attuare una "rivoluzione democratica" all'interno del sistema capitalistico[5] e una restaurazione della sovranità nazionale giapponese tramite l'annullamento del Trattato di mutua cooperazione e sicurezza tra Stati Uniti d'America e Giappone[6]. Il PCG è inoltre fortemente contrario alle possibili rinascite del militarismo giapponese[6]. Fino al 2004 nel suo programma ufficiale vi era l'abolizione della monarchia retta dall'imperatore.[7]
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