Partito Comunista degli Stati Uniti d'America | |
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(EN) Communist Party of the United States of America | |
Portavoce | Rossana Cambron e Joe Sims |
Stato | Stati Uniti |
Sede | 235 W. 23rd Street, New York, NY 10011 |
Abbreviazione | CPUSA |
Fondazione | 1919 |
Derivato da | Partito Socialista d'America |
Ideologia | Comunismo Marxismo-leninismo Bill of Rights socialism |
Collocazione | Estrema sinistra |
Affiliazione internazionale | Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai |
Seggi Camera | 0 / 435
(2019) |
Seggi Senato | 0 / 100
(2019) |
Testata | People's World |
Organizzazione giovanile | Lega della Gioventù Comunista degli Stati Uniti d'America (YCL) |
Iscritti | 5.000 (2017)[1] |
Colori | Rosso |
Sito web | www.cpusa.org |
Bandiera del partito | |
Il Partito Comunista degli Stati Uniti d'America (in inglese Communist Party of the United States of America, abbreviato in CPUSA o Communist Party USA) è un partito politico d'ispirazione comunista fondato a Chicago nel 1919 da Charles Ruthenberg e Louis Fraina.
Sin dall'inizio le autorità attaccarono il partito[2], i cui lavori si svolsero in clandestinità tra il 1919 e il 1923. Durante la Seconda guerra mondiale, il partito seguì la linea filo-sovietica e venne messo al bando il 24 agosto 1954 (Communist Control Act of 1954). Il maccartismo prima e le vittorie di Ronald Reagan poi fecero entrare il Partito in una grave crisi, dalla quale sembra essersi faticosamente ripreso almeno in parte solo nel XXI secolo. Il CPUSA conta circa 5.000 membri[3]. Ha organizzato diverse manifestazioni contro l'invasione dell'Afghanistan e dell'Iraq da parte degli Stati Uniti d'America.