Partito Democratico Liberale | |
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(RO) Partidul Democrat-Liberal | |
Leader | Traian Băsescu |
Presidente |
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Stato | ![]() |
Sede | Aleea Modrogan, 1, Bucarest[1] |
Abbreviazione | PD-L |
Fondazione | 15 dicembre 2007 |
Dissoluzione | 17 novembre 2014 |
Confluito in | Partito Nazionale Liberale |
Ideologia | Cristianesimo democratico Europeismo[2] |
Collocazione | Centro-destra |
Coalizione |
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Partito europeo | Partito Popolare Europeo |
Gruppo parl. europeo | Gruppo del Partito Popolare Europeo |
Affiliazione internazionale | Internazionale Democratica Centrista |
Seggi massimi Camera | |
Seggi massimi Senato | |
Seggi massimi Europarlamento | |
Iscritti | 218 013 (2014) |
Colori | Arancione Blu |
Sito web | www.pdl.org.ro/ |
Il Partito Democratico Liberale (in rumeno: Partidul Democrat-Liberal, PDL) è stato un partito politico romeno di centro-destra, fondato nel 2007 dalla confluenza di Partito Democratico, di ispirazione centrista e Partito Liberale Democratico, di matrice liberalconservatrice.
Membro del Partito Popolare Europeo, fu il partito che, vittorioso alle elezioni parlamentari del 2008, guidò la maggioranza di governo tra il 2008 e il 2012 con tre diversi gabinetti, due con a capo il leader del partito Emil Boc e uno presieduto dall'indipendente Mihai Răzvan Ungureanu.
Il partito fu a lungo legato al presidente della repubblica Traian Băsescu, tanto da essere considerato da alcuni analisti un "partito presidenziale" e suo personale mezzo d'espressione politica[3][4][5][6]. Il PDL ne sostenne la rielezione a capo di Stato nel 2009 e ne prese le difese nel 2012 in occasione del referendum organizzato da varie forze parlamentari per la sua destituzione.
L'acuirsi della crisi economica nel paese nei primi anni 2010 contribuì alla crescita di tensioni istituzionali e politiche, cui le mancate risposte da parte del governo in mano al PDL nel 2012 portarono all'assunzione della presidenza del gruppo da parte di Vasile Blaga e, successivamente, alla sconfitta alle elezioni parlamentari, che relegarono il partito all'opposizione.
Nel 2014 ne fu sancita la fusione con il Partito Nazionale Liberale.