I pascialati albanesi (noti anche come pashlik, in albanese Pashallëqet shqiptare) furono tre pascialati dell'Impero ottomano, governati da pascià albanesi, che esistettero dal 1757 al 1831 e coprivano il territorio dell'odierna Albania, del Kosovo, della gran parte del Montenegro, della Serbia meridionale, della parte occidentale della Macedonia del Nord e della gran parte della Grecia continentale.[1][2][3] Il loro grado di indipendenza variò nel tempo: ora semplici province semi-autonome, ora entità de facto indipendenti dal potere centrale ottomano.