Pascialato di Giannina

Pascialato di Giannina
(SQ) Pashallëku i Janinës
(EL) Πασαλίκι των Ιωαννίνων
Pascialato di Giannina (SQ) Pashallëku i Janinës (EL) Πασαλίκι των Ιωαννίνων - Localizzazione
Pascialato di Giannina
(SQ) Pashallëku i Janinës
(EL) Πασαλίκι των Ιωαννίνων
- Localizzazione
Estensione massima del pascialato di Giannina - escluso l'eyalet di Morea
Dati amministrativi
Lingue ufficialiGreco (Demotico)
Albanese (tosco)
Turco ottomano
Lingue parlateArumena
Slavo meridionale orientale
CapitaleGiannina
Politica
Forma di StatoProvincia autonoma, indipendente de facto[a]
Forma di governoPascialato
PasciàAlì Pascià di Tepeleni
Nascita1787
CausaIstituzione
Fine1822
CausaCaduta
Territorio e popolazione
Religione e società
Religioni preminentiOrtodossia orientale
Islam sunnita
Evoluzione storica
Preceduto da Eyalet di Giannina
Pascialato di Berat
Succeduto da Eyalet di Giannina
Prima Repubblica ellenica
Ora parte diGrecia (bandiera) Grecia
Albania (bandiera) Albania
Macedonia del Nord (bandiera) Macedonia del Nord

Il Pascialato di Giannina, a volte riferito come Pascialato di Yanina, Ioannina, o Janina, (1787-1822) era un pascialato (o pashalik) autonomo e de facto indipendente[1][2][3][4] all'interno dell'Impero ottomano che copriva vaste aree degli attuali stati di Albania, Grecia e Macedonia del Nord. Il pascialato acquisì un alto grado di autonomia sotto il sovrano ottomano albanese Ali Pascià, anche se non fu mai ufficialmente riconosciuto dall'Impero ottomano. Il suo nucleo era l'Eyalet di Giannina, centrato sulla città di Giannina in Epiro. Al suo apice, Ali Pascià e i suoi figli governarono l'Albania meridionale e centrale, la maggior parte della Grecia continentale, Epiro, Tessaglia, Macedonia occidentale, Macedonia centrale occidentale, Grecia continentale (esclusa l'Attica) e Peloponneso e parti del nord-ovest della Macedonia intorno a Ocrida e Bitola.[5][6][7]

  1. ^ (EN) Albania and the Surrounding World: Papers from the British-Albanian Colloquium, South East European Studies Association Held at Pembroke College, Cambridge, 29th-31st March, 1994, Research Unit in South East European Studies, University of Bradford, 1995. URL consultato il 14 giugno 2022.
  2. ^ (EN) Robert Elsie, A Biographical Dictionary of Albanian History, Bloomsbury Academic, 2013, p. LVI, ISBN 978-1-78076-431-3. URL consultato il 14 giugno 2022.
  3. ^ (EN) Katherine Elizabeth Fleming, The Muslim Bonaparte: Diplomacy and Orientalism in Ali Pasha's Greece, Princeton University Press, 1999, p. 7, ISBN 978-0-691-00194-4. URL consultato il 14 giugno 2022.
    «...the nature and content of the diplomatic negotiations between these powers (France, Britain, Russia, Venice, and Austria) and Ali effectively demonstrate that at the turn of the century he was regarded, as he wished to be, as a de facto sovereign political entity.»
  4. ^ K.W. Arafat, A Legacy of Islam in Greece: 'Ali Pasha and Ioannina, in Bulletin (British Society for Middle Eastern Studies), vol. 14, n. 2, 1987, pp. 172–182. URL consultato il 14 giugno 2022.
    «Ali Pasha's creation of a virtually independent pashalik inevitable brought him into conflict with the Porte»
  5. ^ Visualizing Ali Pasha Order: Relations, Networks and Scales | Mapping Ottoman Epirus, su mapoe.stanford.edu. URL consultato il 14 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2022).
  6. ^ Fleming, 1999, p. 7. "From Ioannina, Ali ruled over a territory that when combined with the neighbouring pasaliks (gubernatorial districts) of his sons covered almost the entirety of what today is mainland Greece. Only Athens and the surrounding portions of Attica were not under his control."
  7. ^ Fleming, 1999, p. 59.

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