La Repubblica di Cina (Taiwan) è uno di quei paesi nel mondo in cui è ancora in vigore la pena di morte. Prima del 2000 il paese aveva un tasso relativamente alto di esecuzioni, in particolar modo negli anni in cui alcune severi leggi erano ancora in vigore.[1] Tuttavia, dopo alcuni casi controversi avvenuti nel corso degli anni novanta, uniti agli atteggiamenti degli ufficiali verso l'abolizione, il numero delle esecuzioni calò in modo significativo: nel 2005 vennero comminate solo tre esecuzioni, e nessuna tra il 2006 e il 2009. Le esecuzioni ricominciarono nel 2010, a seguito delle forti manifestazioni a favore della pena capitale.