La pena di morte nelle Filippine è argomento controverso e dibattuto. Le Filippine sono attualmente uno dei 120 stati del mondo in cui non è prevista l'applicazione della pena capitale, mentre in 76 altri stati questa è utilizzata.[1]
Fu utilizzata ininterrottamente sino al 1986, quando il governo di Corazon Aquino ne annunciò la sospensione, avvenuta infine con la creazione della Costituzione del 1987. Ciò rese le Filippine il primo paese in Asia ad abolire la pena capitale. Fidel Valdez Ramos la reintrodusse nel 1993, mentre le prime condanne ripresero a partire dal 1999 nel corso del governo di Joseph Estrada.
L'amministrazione di Gloria Macapagal-Arroyo approvò una moratoria sulla pena di morte e questa fu abolita del tutto, per la seconda volta, nel 2006. Sin da allora, i filippini hanno avuto pareri contrastanti riguarda la condanna a morte: molti vi si oppongono per motivi religiosi e umanitari, mentre altri la ritengono come un modo per scoraggiare i crimini.