Il cosiddetto Periodo Protodinastico (o Dinastico Antico, in sigla DA) in Mesopotamia è una fase storica svoltasi nel III millennio a.C.: è la prima epoca della Storia analizzabile non solo attraverso la documentazione archeologica, ma anche attraverso l'eccezionale novità della scrittura e, in particolare, della documentazione testuale degli archivi amministrativi.[1][2] Al periodo definito dagli studiosi "Protodinastico" è da connettere la Lista reale sumerica (la lista giunge fino alla I dinastia di Isin - 1794 a.C. ca. ed è stata comunque redatta in età paleo-babilonese[3])[4].
Tratto caratteristico di questo periodo è l'intensificarsi dell'urbanizzazione e l'ampliamento delle città.[5]
Il Protodinastico I è una fase recessiva, ma rappresenta una parentesi rispetto al periodo di grande sviluppo che caratterizza le fasi II e III[1], che insieme vengono indicate anche come "periodo presargonico", dal nome del primo dinasta semita, Sargon di Akkad[6].
Periodo Proto-Dinastico in Mesopotamia[7] | ||
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Proto-Dinastico I | 2900-2750 ca. | |
Proto-Dinastico II | 2750-2600 ca. | |
Proto-Dinastico III | a | 2600-2450 ca. |
b | 2450-2350 ca. |
La divisione del Protodinastico in tre fasi è comunque di natura essenzialmente archeologica, in quanto rinvia a modificazioni stilistiche della produzione materiale, secondo i risultati di scavi organizzati negli anni trenta del Novecento nella regione del fiume Diyala dall'Università di Chicago; tali risultati, peraltro, potrebbero non corrispondere all'evoluzione stilistica di altre zone, ma la datazione è mantenuta tra gli studiosi per mera convenzione.[8][9] Da un punto di vista storico-politico, invece, il Protodinastico può essere inteso come una fase unitaria.[8]