Un pingo, altrimenti detto idrolaccolite, è un tumulo di ghiaccio coperto di terra che si trova nell'Artide e nella regione sub-antartica e che può raggiungere i 70 m in altezza e fino a 600 m in diametro. Il termine fu introdotto dal botanico artico Alf Erling Porsild (cui è stato dedicato il Pingo Porsild a Tuktoyaktuk) nel 1938 e trae origine dalla parola nel dialetto inuvialuktun che significa «piccola collina».[1]
Il pingo è una forma di suolo periglaciale, definita non-glaciale o dovuta a un processo collegato a climi più freddi. Essi sono essenzialmente formati da ghiaccio terrestre che si sviluppa durante i mesi invernali quando le temperature diminuiscono.[2][3]
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