Il plasma fresco congelato (PFC) è un emoderivato ottenuto dal plasma, la parte liquida del sangue intero.[1] È composto da una complessa miscela di acqua, proteine, carboidrati, grassi e vitamine.[2] È incluso nell'elenco dei medicinali essenziali dell'Organizzazione mondiale della sanità, i medicinali più sicuri ed efficaci necessari in un sistema sanitario.
Il plasma fu utilizzato per la prima volta durante la seconda guerra mondiale. È usato per trattare patologie in cui vi sono scarsi fattori della coagulazione (INR > 1,5) o bassi livelli di altre proteine del sangue.[2][1] Può anche essere usato come fluido sostitutivo nelle procedure di plasma exchange.[3][4]
L'uso di plasma compatibile AB0, sebbene non necessario, può essere preferibile.[5][6]
Viene somministrato mediante lenta somminstrazione endovenosa.[4]
Gli effetti collaterali includono nausea e prurito.[1] Raramente ci possono essere reazioni allergiche, coaguli di sangue o infezioni.[2][1] Non è chiaro se l'uso durante la gravidanza o l'allattamento sia sicuro per il bambino.[4] È necessario prestare maggiore attenzione alle persone con deficit di proteina S, deficit di IgA o insufficienza cardiaca.[4]
Esistono anche altre versioni tra cui il plasma congelato entro 24 ore dalla flebotomia (FP24), il plasma privo di crioprecipitato, e plasma inattivato con solvente-detergente.[2]