Pogrom d'Istanbul

Pogrom d'Istanbul
TipoPogrom
Data6 - 7 settembre 1955
LuogoIstanbul
StatoTurchia (bandiera) Turchia
Coordinate41°02′13″N 28°59′06″E
ObiettivoMinoranza greca, principalmente, e in misura minore le comunità ebree e armene
ResponsabiliSeferberlik Taktik Kurulu
Partito Democratico turco
Milli Emniyet Hizmeti
Conseguenze
Mortitra le 13 e le 30

Il Pogrom d'Istanbul (o Disordini di Istanbul; in greco Σεπτεμβριανά?; in turco 6–7 Eylül Olayları, parole che significano ugualmente eventi di settembre), fu un pogrom, un saccheggio premeditato e tollerato dalle autorità, in prima istanza diretto a colpire tra il 6 ed il 7 settembre 1955, la minoranza greca di Istanbul, composta da circa 100000 persone. Furono colpiti anche ebrei e armeni che vivevano in città, subendo danni nelle loro attività commerciali o aggrediti fisicamente.

Il pogrom venne orchestrato dal Partito Democratico Turco, al governo con il suo Primo ministro Adnan Menderes, e dal Partito "Cipro è turca". I disordini furono innescati dalla falsa notizia che la casa natale di Mustafa Kemal Atatürk, nato nel 1881, a Thessaloniki, in Grecia fosse stata danneggiata il giorno prima da un attentato esplosivo.[1]

Una folla di cittadini, appositamente trasportata da zone limitrofe a Istanbul con alcuni camion, assaltò la comunità greca della città distruggendo e saccheggiando abitazioni e negozi per nove ore. Sebbene gli istigatori del pogrom non esortassero esplicitamente all'uccisione dei greci, tra 13 e 16 greci[2] morirono durante o dopo il pogrom, a causa delle percosse o negli incendi intenzionalmente appiccati.[3]

Vennero feriti gravemente 32 cittadini greci; inoltre, decine di donne greche furono stuprate e un certo numero di uomini circonciso a forza dalla folla. 4348 proprietà greche, 110 alberghi, 27 farmacie, 23 scuole, 21 fabbriche, 73 chiese e oltre un migliaio di abitazioni private di proprietà greca furono distrutte o seriamente danneggiate.[3]

Le stime dei danni variano: le fonti governative turche parlano di 69,5 milioni di Lire turche mentre i diplomatici del Regno Unito le stimano almeno a 100 milioni di sterline. Il Consiglio Ecumenico delle Chiese a sua volta parla di 150 milioni di dollari USA, mentre il governo greco invece calcola circa 500 milioni di dollari USA.[3]

Il pogrom accelerò fortemente l'emigrazione dell'etnia greca, riducendo la forte minoranza dei "Romei", che ammontava nel 1924 a 200000 persone, ad appena 2500 nel 2006.[4]

  1. ^ Dilek Güven, "6–7 Eylül Olayları (1)", Radikal, 6 settembre 2005
  2. ^ Inclusi due sacerdoti ortodossi e almeno uno armeno.
  3. ^ a b c Speros Vryonis, The Mechanism of Catastrophe: The Turkish Pogrom of September 6–7, 1955, and the Destruction of the Greek Community of Istanbul, New York: [1] 2005, ISBN 978-0-9747660-3-4
  4. ^ According to the Human Rights Watch the Greek population in Turkey is estimated at 2,500 in 2006. "From "Denying Human Rights and Ethnic Identity" series of Human Rights Watch" Human Rights Watch, 2 July 2006.

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