Polibenzimidazolo

Membrana di PBI commerciale ottenuta via casting.
L'astronauta Bruce McCandless II dello Space Shuttle. Fonte:NASA

I polibenzimidazoli (PBI) sono una famiglia di polimeri sintetici ottenuti per polimerizzazione a stadi. Vengono così definiti perché contengono lungo la catena il gruppo benzimidazolico. I filati vengono usati per produrre tessuti particolarmente resistenti alle alte temperature (probabilmente i migliori commercialmente disponibili) usati fra gli altri dai pompieri, dagli astronauti, nei guanti dei saldatori e nelle tute dei piloti di auto da corsa[1]. Un'altra importante applicazione del PBI è quella del suo utilizzo come elettrolita nelle celle a combustibile definite PEMFC (Proton Exchange Membrane Fuel Cell)[2]. Esistono diversi tipi di polibenzimidazoli, ma i più famosi sono sicuramente il PBI definito commerciale e l'ABPBI. Il Primo polibenzimidazolo completamente aromatico fu sintetizzato per la prima volta da Vogel e Marvel nel 1961[3], mentre la produzione industriale cominciò nel 1983[4].

  1. ^ Hiroshi Mera, Tadahiko Takata "High-Performance Fibers" in Ullmann's Encyclopedia of Industrial Chemistry, Wiley-VCH, Weinheim, 2005. DOI10.1002/14356007.a13_001
  2. ^ Juan Antonio Asensio, Eduardo M. Sánchez e Pedro Gómez-Romero, Proton-conducting membranes based on benzimidazole polymers for high-temperature PEM fuel cells. A chemical quest, in Chemical Society Reviews, vol. 39, n. 8, --, p. 3210, DOI:10.1039/b922650h, ISSN 0306-0012,1460-4744 (WC · ACNP).
  3. ^ H. Vogel and C. S. Marvel, J. Polym. Sci., 1961, 50, 511–539
  4. ^ A. Buckley, E. D. Stuez and G. A. Serad, in Encyclopedia of Polymer Science and Engineering, ed. H. F. Mark, Wiley,New York, 1988, vol. 11, pp. 572–601

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