La politica della Finlandia è inquadrata in una struttura basata su una repubblica democratica di tipo semi-presidenziale, con un sistema multipartitico. Il potere esecutivo è principalmente affidato al governo, capeggiato dal ministro capo. Gli affari relativi alla sicurezza nazionale sono divisi tra il presidente e il ministro capo. Il governo condivide la responsabilità degli affari esteri con il presidente. Prima della revisione della Costituzione, completata nel 2000, il presidente deteneva un reale potere esecutivo e il paese era quindi caratterizzato da un sistema di governo semipresidenziale[1].
I cittadini finlandesi godono di libertà individuale e politica e il suffragio è universale per i cittadini con più di 18 anni. La popolazione della nazione è etnicamente omogenea, e l'immigrazione è a livelli bassi. Piccole tensioni sussistono tra la maggioranza di lingua finlandese e la minoranza di lingua svedese, sebbene queste si limitino a puri dibattiti politici e culturali.