La legge prende il nome dal chimico-fisico francese Joseph Louis Gay-Lussac, che la formulò nel 1802, anche se il francese Jacques Charles aveva scoperto la legge una quindicina d'anni prima, senza tuttavia pubblicare i risultati delle sue ricerche[1], così come il fisico italiano Alessandro Volta, che nel 1791 compì analoghe ricerche sulla dilatazione dei gas, anticipando anch'egli i risultati di Gay-Lussac.[2]
Anche l'inglese Francis Hauksbee era pervenuto allo stesso risultato già nel 1708, senza tuttavia fornirne una formulazione matematica rigorosa.
^Gay-Lussac, J. L., Recherches sur la dilatation des gaz et des vapeurs [Researches on the expansion of gases and vapors], in Annales de Chimie, vol. 43, 1802, pp. 137–75..
A pagina 157, Gay-Lussac menziona i risultati ottenuti da Charles, ma mai pubblicati: "Avant d'aller plus loin, je dois prévenir que quoique j'eusse reconnu un grand nombre de fois que les gaz oxigène, azote, hydrogène et acide carbonique, et l'air atmosphérique se dilatent également depuis 0° jusqu'a 80°, le cit. Charles avait remarqué depuis 15 ans la même propriété dans ces gaz; mais n'avant jamais publié ses résultats, c'est par le plus grand hasard que je les ai connus." (Prima di proseguire, devo informare che anche se ho trovato molte volte che i gas ossigeno, azoto, idrogeno e acido carbonico, e l'aria atmosferica si dilatano egualmente da 0° fino a 80°, il cittadino Charles aveva messo in rilievo da 15 anni la stessa proprietà in questi gas; ma non avendo mai pubblicato i suoi risultati, è stato per un puro caso che io ne sono venuto a conoscenza.)